venerdì 24 marzo 2017

A SHORT HISTORY OF LAMPEDUSA

Il book-shop dell’Archivio Storico si arricchisce della traduzione inglese della “Breve storia di Lampedusa” grazie alla cortese collaborazione di Alberto Isola. Con questa nuova iniziativa editoriale l’Associazione intende offrire ad un pubblico sempre più vasto l’opportunità di conoscere e apprezzare l’affascinante storia della nostra isola.


sabato 11 marzo 2017

PROGETTI PER LAMPEDUSA


Negli ultimi anni molti architetti, urbanisti, studenti di Università italiane e straniere, hanno elaborato interessanti progetti per la nostra isola. Molti di loro avrebbero voluto far conoscere i risultati del loro lavoro alla popolazione dell’isola ma il più delle volte non hanno trovato interlocutori interessati alle loro proposte.
Eppure anche questo è un notevole patrimonio di idee, di ipotesi progettuali e di suggerimenti, che andrebbe valorizzato e che potrebbe costituire un interessante spunto per futuri interventi di riqualificazione urbana e territoriale.
L’Archivio Storico Lampedusa, impegnato da anni nella promozione sociale e culturale dell’isola, ha raccolto molti di questi lavori e nei prossimi mesi intende farli conoscere agli abitanti dell’isola per stimolare e incentivare una partecipazione attiva al processo di rinnovamento e di sviluppo della società dell’isola e del suo territorio.


domenica 5 marzo 2017

LAMPEDUSA: UNA PIAZZA SENZA NOME E UN NOME SENZA UNA PIAZZA


Da anni, quella che comunemente viene indicata come Piazza Castello in realtà non ha un nome. Nella toponomastica ufficiale del Comune di Lampedusa, piazza Castello è quella antistante la Capitaneria di Porto. Solo a seguito della creazione dell’isola pedonale prese forma questa bella piazza che affaccia sul porto. Ultimamente la Rai, in occasione del Prix Italia, non sapendo come indicarla, l’ha chiamata impropriamente piazza Belvedere.
Ma perché non intitolare la piazza a un personaggio che fu l’artefice della nascita della nostra comunità, evitando che questo territorio fosse venduto dalla famiglia Tomasi agli Inglesi ed acquistando egli stesso l’isola per farne una colonia del Regno delle Due Sicilie?
Stiamo parlando di Ferdinando II di Borbone che per ben due volte visitò l’isola nel corso della colonizzazione, seguendo attentamente il progredire della colonia e dotandola di tutti quegli strumenti economici e normativi necessari al suo sviluppo. Alcuni di questi risultarono innovativi, quali l’istituzione del porto franco, l’assegnazione gratuita delle terre da coltivare, la costruzione di case per i coloni e tutti i servizi per rendere confortevole la vita dei primi abitanti.

Dedicare la piazza a Ferdinando II sarebbe oggi un giusto riconoscimento al suo operato.