sabato 30 dicembre 2017

AUGURI DI BUON ANNO A TUTTI I SOCI CHE HANNO GIA’ RINNOVATO LA LORO ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE O CHE LO FARANNO NEI PROSSIMI GIORNI.


Ci attendono nuove e interessanti iniziative finalizzate al recupero della memoria storica e alla valorizzazione del nostro patrimonio storico, archeologico e culturale.

domenica 12 novembre 2017

CONDIVIDERE I RICORDI DEL PASSATO


Anche quest'anno l'Associazione invia a tutti i soci il calendario storico per il 2018: una selezione di immagini inedite che raccontano la vita, le tradizioni e le trasformazioni della nostra isola.

sabato 28 ottobre 2017

VOLONTARIATO GIOVANILE E RECUPERO DELLA MEMORIA STORICA


Anche l'Archivio Storico ha partecipato all'interessante iniziativa del gruppo "Emmaus" sul volontariato giovanile incontrando nel corso della settimana gli studenti delle scuole dell'isola con i quali si è discusso del recupero e della valorizzazione del nostro patrimonio storico, archeologico e culturale. Ne è nato un progetto che nei prossimi mesi vedrà impegnati molti giovani nella pulizia, nel restauro e nella fruizione al pubblico di alcune postazioni belliche della Seconda Guerra Mondiale. E' un primo passo per l'avvio di un percorso che tende a valorizzare un patrimonio storico e culturale oggi purtroppo negato agli abitanti e ai visitatori dell'isola.

lunedì 23 ottobre 2017

UNA CISTERNA ROMANA IN CONTRADA SANGUEDOLCE

Grazie alla segnalazione del socio Prof. Fabio Giovanetti, la nostra associazione, in data 17/10/2017, ha informato la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento del ritrovamento di una cisterna di epoca romana in località Sanguedolce.
La cisterna si trova in una zona già segnalata nella mappa archeologica dell'isola di Lampedusa per la presenza di resti di strutture agricole di epoca romana e di frammenti ceramici dello stesso periodo e rappresenta quindi un'ulteriore conferma della presenza di un insediamento agricolo romano in zona Sanguedolce, non lontano dai dammusi di Casa Teresa.


Luogo del ritrovamento

Cisterna

La nostra associazione considera di fondamentale importanza per la salvaguardia e la tutela del patrimonio archeologico di Lampedusa la collaborazione degli abitanti dell'isola e dei suoi visitatori che, osservando e segnalando ritrovamenti come questo possono contribuire a recuperare e salvaguardare testimonianze del passato dell'isola evitando che queste vengano dimenticate, compromesse o peggio distrutte. Ricordiamo inoltre che è obbligo di legge segnalare ogni ritrovamento casuale alle autorità competenti entro 48 ore dalla scoperta. La nostra associazione è sempre a disposizione per aiutare ad espletare le formalità relative a tale obbligo di legge.
Solo una comunità attenta al proprio passato capace di instaurare un dialogo e una collaborazione attiva con le Istituzioni può a buon diritto richiedere che queste intervengano a tutela del territorio ed eventualmente lamentare lo scarso interesse di queste; al contrario una comunità assente e distratta risulta meno credibile quando chiede alle autorità competenti maggior impegno nella tutela del patrimonio storico e culturale dell'isola.

mercoledì 20 settembre 2017

A LAMPEDUSA LA VII SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI SOCIOLOGIA DEL TERRITORIO


Il presidente Antonino Taranto è intervenuto al meeting sul tema "Progettare un'accoglienza sostenibile" documentando come l'accoglienza a Lampedusa affonda le sue radici nella storia dell'isola.

martedì 30 maggio 2017

“RIPENSARE LA PORTA D’EUROPA”: Un progetto di rigenerazione urbana e territoriale per l’isola di Lampedusa.


Segnaliamo questo lavoro di Giovanna Ceno e Martina Massari del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. 
Dopo un’accurata analisi delle problematiche dell’isola vengono proposti una serie di interventi concreti per il quartiere turistico della Guitgia, la punta della memoria a “Cavallo Bianco”, le attività agricole del Vallone delle Imbriacole, il centro storico, l’asse della cultura e il recupero funzionale del Porto Vecchio.
Tante idee e suggerimenti per la nuova Amministrazione dell’isola.

E’ possibile visionare l’intero progetto al seguente link: 

domenica 7 maggio 2017

TANTA VOGLIA DI IMPARARE A COMUNICARE


Continua l'attenzione dell'Associazione verso gli ospiti del Centro Migranti offrendo loro la possibilità di apprendere qualche nozione di lingua italiana e di collegarsi in Internet con parenti e amici lontani.

venerdì 24 marzo 2017

A SHORT HISTORY OF LAMPEDUSA

Il book-shop dell’Archivio Storico si arricchisce della traduzione inglese della “Breve storia di Lampedusa” grazie alla cortese collaborazione di Alberto Isola. Con questa nuova iniziativa editoriale l’Associazione intende offrire ad un pubblico sempre più vasto l’opportunità di conoscere e apprezzare l’affascinante storia della nostra isola.


sabato 11 marzo 2017

PROGETTI PER LAMPEDUSA


Negli ultimi anni molti architetti, urbanisti, studenti di Università italiane e straniere, hanno elaborato interessanti progetti per la nostra isola. Molti di loro avrebbero voluto far conoscere i risultati del loro lavoro alla popolazione dell’isola ma il più delle volte non hanno trovato interlocutori interessati alle loro proposte.
Eppure anche questo è un notevole patrimonio di idee, di ipotesi progettuali e di suggerimenti, che andrebbe valorizzato e che potrebbe costituire un interessante spunto per futuri interventi di riqualificazione urbana e territoriale.
L’Archivio Storico Lampedusa, impegnato da anni nella promozione sociale e culturale dell’isola, ha raccolto molti di questi lavori e nei prossimi mesi intende farli conoscere agli abitanti dell’isola per stimolare e incentivare una partecipazione attiva al processo di rinnovamento e di sviluppo della società dell’isola e del suo territorio.


domenica 5 marzo 2017

LAMPEDUSA: UNA PIAZZA SENZA NOME E UN NOME SENZA UNA PIAZZA


Da anni, quella che comunemente viene indicata come Piazza Castello in realtà non ha un nome. Nella toponomastica ufficiale del Comune di Lampedusa, piazza Castello è quella antistante la Capitaneria di Porto. Solo a seguito della creazione dell’isola pedonale prese forma questa bella piazza che affaccia sul porto. Ultimamente la Rai, in occasione del Prix Italia, non sapendo come indicarla, l’ha chiamata impropriamente piazza Belvedere.
Ma perché non intitolare la piazza a un personaggio che fu l’artefice della nascita della nostra comunità, evitando che questo territorio fosse venduto dalla famiglia Tomasi agli Inglesi ed acquistando egli stesso l’isola per farne una colonia del Regno delle Due Sicilie?
Stiamo parlando di Ferdinando II di Borbone che per ben due volte visitò l’isola nel corso della colonizzazione, seguendo attentamente il progredire della colonia e dotandola di tutti quegli strumenti economici e normativi necessari al suo sviluppo. Alcuni di questi risultarono innovativi, quali l’istituzione del porto franco, l’assegnazione gratuita delle terre da coltivare, la costruzione di case per i coloni e tutti i servizi per rendere confortevole la vita dei primi abitanti.

Dedicare la piazza a Ferdinando II sarebbe oggi un giusto riconoscimento al suo operato.

sabato 25 febbraio 2017

LA "PORTA DI LAMPEDUSA" (cosa rimane)


Una delle opere artistiche più importanti a Lampedusa è sicuramente il monumento dell’artista Mimmo Paladino, situato in contrada “Cavallo Bianco” e dedicato alla memoria dei migranti deceduti in mare.
Nel corso degli ultimi anni la “Porta” è diventata uno dei simboli della  nostra isola, confine e ponte tra due continenti. Molti visitatori lamentano però la mancanza di indicazioni utili per arrivarci e rimangono sconcertati di fronte al suo stato di degrado e agli atti di vandalismo a cui è soggetta. Sicuramente la salsedine e gli agenti atmosferici hanno contribuito molto al degrado dell’opera ma non sono mancati sfregi volontari  per il puro gusto di distruzione.
Sarebbe auspicabile un restauro dell’opera, ma ancor prima andrebbe inculcato, soprattutto nelle nuove generazioni,  il rispetto per le cose belle e per i simboli della nostra identità storica e culturale.

sabato 18 febbraio 2017

LA PISCINA DI LAMPEDUSA (della serie "ferma con le quattro frecce")


Agli inizi degli anni Novanta, dopo la grande esposizione mediatica a seguito del lancio dei missili di Gheddafi, furono avviate a Lampedusa alcune importanti opere pubbliche e tra queste anche la costruzione di un grande impianto sportivo con una piscina coperta. Un progetto ambizioso e  interessante anche da un punto di vista strutturale per l’ardita copertura con capriate rovesce in legno lamellare. 
Senza entrare nel merito dell’utilità o meno di un tale impianto, l’opera, già in avanzato stato di costruzione, fu abbandonata e versa oggi nel più completo degrado. Servì da set cinematografico per alcune scene del film “Respiro” di Crialese e come rifugio di fortuna per molti migranti provenienti dal Nord-Africa. 
Perché oggi non pensare ad un progetto di recupero della struttura per destinarla a qualche attività al servizio dei giovani di Lampedusa? E questo prima che vada tutto in malora!

sabato 11 febbraio 2017

LAMPEDUSA – LA NECROPOLI PALEOCRISTIANA DI “PORTO VECCHIO” (SALVIAMO IL SALVABILE)


Una delle scoperte archeologiche più interessanti fatte a Lampedusa agli inizi degli anni Ottanta, è stata quella di un’antica necropoli sotterranea risalente al IV-VII secolo d.C.
Si tratta di un lungo camminamento che probabilmente attraversa tutto l’attuale centro abitato e arriva sotto la chiesa parrocchiale. La necropoli ospitò una piccola comunità di cristiani che si erano stabiliti sull’isola provenienti dal nord-africa ed è una delle più antiche ad oggi conosciute.
Dopo le prime campagne di scavo condotte alla Soprintendenza di Agrigento, non solo non si  provvide a vincolare l’area ma, solo qualche anno fa la stessa Soprintendenza ha autorizzato la costruzione di un edificio residenziale che insiste proprio sull’area di ingresso della necropoli.

Cose che succedono solo a Lampedusa, perché in qualunque altra parte del mondo una scoperta del genere attirerebbe l’interesse di archeologi e di migliaia di turisti! Perché permettere che vada irrimediabilmente distrutto un patrimonio storico e culturale non solo della comunità di Lampedusa ma del mondo intero?

martedì 7 febbraio 2017

LAMPEDUSA - SALVARE E VALORIZZARE I FORTINI DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE


La nostra isola, oltre alle sue straordinarie bellezze naturali, ha un patrimonio storico e culturale che attende di essere recuperato e reso fruibile dai suoi abitanti e dai visitatori: testimonianze di antiche civiltà preistoriche e del passaggio sull'isola di Fenici, Greci e Romani; siti che raccontano di un luogo di pacifica convivenza tra religioni diverse e porto della salvezza durante le tempeste.
Molto più vicine a noi nel tempo, le postazioni della Seconda Guerra Mondiale, se sottratte al degrado e all'abbandono, potrebbero diventare un importante itinerario turistico. Con poca spesa si potrebbero ripulire i "fortini" nella zona di "Cavallo Bianco", sistemare dei cartelli che spiegano la funzione delle varie batterie di difesa aerea e allestire, nel bunker che si affaccia sul porto, un piccolo museo della guerra.
Tutto questo servirebbe a mantenere vivo il ricordo di un periodo in cui l'isola si trovò coinvolta in scenari di guerra per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e a non dimenticare il sacrificio di tanti uomini che diedero la vita per la nostra Patria.

sabato 14 gennaio 2017

TESSERAMENTO 2017


L'Archivio Storico Lampedusa è un'associazione culturale no profit aperta a tutti coloro che condividono la passione e l'impegno per il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale delle isole Pelagie.
Con la tua adesione ci consentirai di proseguire, con sempre maggiore impegno ed entusiasmo, in questo appassionante progetto.
Per il rinnovo dell'iscrizione o per una nuova adesione puoi contattarci all'indirizzo-mail archiviostoricolmp@libero.it o telefonare al 3683297461.

martedì 3 gennaio 2017

L'ARCHIVIO STORICO LAMPEDUSA ALLA MOSTRA "RADICI NEL MARE"


Si è conclusa a Porto Empedocle, nella splendida cornice della Torre Carlo V, la mostra "RADICI NEL MARE" organizzata dall'Associazione MARITERRA. La nostra Associazione ha contribuito, con immagini e documenti, a far conoscere e apprezzare le tradizioni marinare della nostra isola.