La nostra isola, oltre alle sue straordinarie bellezze naturali, ha un patrimonio storico e culturale che attende di essere recuperato e reso fruibile dai suoi abitanti e dai visitatori: testimonianze di antiche civiltà preistoriche e del passaggio sull'isola di Fenici, Greci e Romani; siti che raccontano di un luogo di pacifica convivenza tra religioni diverse e porto della salvezza durante le tempeste.
Molto più vicine a noi nel tempo, le postazioni della Seconda Guerra Mondiale, se sottratte al degrado e all'abbandono, potrebbero diventare un importante itinerario turistico. Con poca spesa si potrebbero ripulire i "fortini" nella zona di "Cavallo Bianco", sistemare dei cartelli che spiegano la funzione delle varie batterie di difesa aerea e allestire, nel bunker che si affaccia sul porto, un piccolo museo della guerra.
Tutto questo servirebbe a mantenere vivo il ricordo di un periodo in cui l'isola si trovò coinvolta in scenari di guerra per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo e a non dimenticare il sacrificio di tanti uomini che diedero la vita per la nostra Patria.
Purtroppo le fortificazioni di Lampedusa sono attualmente delle micro discariche
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